Rapporti dormienti

Rapporti Dormienti

Il denaro dei “Conti Dormienti” affluisce nei fondi di risarcimento.

E’ entrato in vigore un decreto che dispone l’istituzione di un fondo di risarcimento per le vittime di frodi finanziarie (come, p.e., Parmalat, Cirio o i bond argentini).  Il denaro proverrà dai cosiddetti “conti dormienti”.

Questo decreto riguarda tutti i depositi come i libretti di risparmio (anche al portatore), i conti correnti, i depositi titoli e le polizze assicurative, che prevedono il pagamento di una rendita o di un importo per capitale.
Fanno eccezione solo i rapporti bancari fino a 100 euro e le cassette di sicurezza.

 “Conto dormiente”
Per considerare un conto “dormiente”, il cliente o le persone autorizzate non devono avere effettuato alcun movimento o operazione nell’arco di dieci anni. I movimenti bancari come accrediti d’interessi, addebiti o simili sono irrilevanti.

Procedura
La banca ricercati i  “conti dormienti”, è tenuta a informare il cliente o le persone autorizzate ad operare e, decorsi 180 giorni, interromperà il rapporto bancario e la giacenza sarà trasferita sul fondo di risarcimento. Per i titoli al portatore, il cui titolare è sconosciuto, l’informativa potrà essere affissa nei locali della banca o sulla sua pagina web.

Qualora, nel corso dei 180 giorni previsti, il titolare o le persone autorizzate effettuino anche solo una singola operazione o movimento, il rapporto potrà restare aperto ed non sarà più considerato dormiente.

I clienti interessati potranno, comunque, far valere i loro diritti nei confronti del fondo anche retroattivamente.

 
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